di Nico Carlucci Metto in rete alcuni interventi che ho fatto quest’estate a dei forum a cui ho partecipato. L’antropologo fa la sua “ricerca sul campo” , originale, piena di stimoli. I miei sono interventi arricchiti grazie all’incontro con i partecipanti su temi riguardanti il Rock di cui sono grande appassionato. E’ stato uno scambio di “punti di vista” virtuali, come si vedrà consegnati al web. Non potevo non parlare dell’Italia, della cultura in cui vivo, ma anche del globale, della Terra-Patria in cui vivo. Il tema principale dello scambio in rete sono: la “morte” del genere rock, qualche concerto a cui ho preso a luglio, i 40 anni di Woodstock, la fine dei “giovani” con il trionfo del “giovanilismo” mediatico, U2 Scrivo di un paese, l'Italia, che ha prodotto nel passato le melodie più belle, il canto dei poeti e dell'arte come "verità" dell'Assoluto. Oggi il modello è quello, inconsapevole, del catto-comunismo, della non invenzione sul piano artistico e mus