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Visualizzazione dei post da 2014

U2: Songs of Innocence

di Nico Carlucci L’album "Songs of Innocence" degli U2 è stato registrato a Dublino, Londra, New York e Los Angeles. Esso incrocia le primissime influenze musicali della band dal rock e punk-rock anni ’70 alla prima elettronica e musica ambient anni ’80, offrendo una panoramica su come e perché sono nati gli U2. L'immagine scelta per la copertina ritrae il batterista Larry Mullen Jr. insieme al figlio Aaron Presley  e riporta direttamente alle radici della band come racconta Bono: “riflette le nuove canzoni e la loro ispirazione ai primi anni degli U2 da adolescenti a Dublino”.

Charles Robert Darwin e la sua Rivoluzione scientifica

di Nico Carlucci Una rivoluzione scientifica sconvolge sempre, produce una perdita di idee per dare spazio a un nuovo Mondo. E' quanto è successo con la comparsa di Darwin (1809-1882), dell'evoluzionismo alla fine dell'Ottocento, in piena era vittoriana. Lo studioso inglese raccoglie un'infinità di dati, compie lunghi viaggi per capire che cosa sono le specie. Prima di tutto, queste ultime non sono immutabili. Nel dire ciò Charles confessa silenziosamente che gli sembra di aver commesso un "omicidio" dato che i suoi contemporanei credono ancora, riguardo alle specie, a "tipi ideali" (vedi John Stuart Mill). A proposito dell'evoluzione, Darwin ne parla in termini di trasmutazione, di biforcazione, di gradualismo, di speciazione, di selezione naturale. C'è un origine in comune dell'uomo con le scimmie antropomorfe. Dalla trasmutazione, dalla variazione degli organismi, infatti, si passa alla loro biforcazione. La speciazione, invece, è 

La finzione sacrale dell'operazione "Mare Nostrum" e gli infiniti sbarchi

di Nico Carlucci L'Operazione "Mare Nostrum" è un tradimento della Storia. Perché usare un'espressione che per i Romani aveva tutt'altro significato? Ma i politici, coloro che ci rappresentano conoscono veramente le Scienze storiche, l'Antropologia culturale, le Neuroscienze? Credo di no, altrimenti non permetterebbero quella che è diventata una vera e propria invasione della nostra Penisola da parte di gente che non fugge sempre dalla guerra come gli Egiziani, i Marocchini, i Tunisini, ecc. Per i Romani chiamare il Mediterraneo "Mare Nostrum" aveva un significato attivo e di "dominio" non di accoglienza come allude oggi, viceversa, la Santa Madre Chiesa che nasceva proprio dopo il crollo dell'Impero romano. Il tradimento viene compiuto in modo continuo non solo dai potenti che non vivono il quotidiano degli uomini comuni, ma anche dai media che costruiscono i loro servizi relativi agli sbarchi cavalcando l'onda emotiva degli I

Una libreria senza libri a Milano

di Nico Carlucci Beh, oggi l'Antropologia culturale non è entrata a far parte del percorso formativo dello studente italiano e ciò è veramente una mancanza. Del resto, come avrebbe potuto se anche nelle librerie di sinistra, quelle che “contano”, i classici dell'Antropologia vengono nascosti, non sono oggetto dello sguardo del lettore che passa e che compra altre pubblicazioni? Bene esposti, al centro del negozio, troviamo i libri di Esoterismo, della New Age e non delle Scienze sociali. E' spuntata paradossalmente nel capoluogo lombardo, nella piazza Gae Aulenti, tra i grattacieli provinciali, pure una libreria "senza libri": qualche guida turistica, un po' di narrativa e di "saggi brevi" insieme a tanti spuntini, snack e aperitivi che fanno da padroni in uno spazio "movida"!  Mi chiedo, in una città multietnica come Milano che competenza ha veramente un docente che si trova davanti a studenti filippini, cinesi, marocchini se non c

Il potere cambatte l'Antropologia quando parla di identità culturale: Alla ricerca di Jimmy P

di Nico Carlucci La storia del film "Jimmy P" di Arnaud Desplechin  è stata scritta da un etnopsichiatra, Georges Devereux che ha una fama mondiale, anche se questi è poco conosciuto dalla massa della popolazione. Gli stessi psicologi e psichiatri lo leggono poco: troppo scomodo anche per loro. Georges Devereux ha scritto Saggi di etnopsichiatria generale , un testo bellissimo che ha messo in crisi l'idea stessa di universalità dell'inconscio freudiano, dimostrando l'infondatezza delle teorie della psicoanalisi. Lo studioso nacque a Lugoj nel 1908 e cioè in una città che oggi appartiene alla Romania mentre allora era parte dell'Impero austroungarico. Nel 1933 Gyorgy Dobo (suo vero nome) andò negli Stati Uniti per lavorare sul campo con gli Indiani Mohave. Qui, in America, consegue il Ph.D in Antropologia sotto la direzione di Alfred L. Kroeber. Il film "Jimmy P. si sofferma sulle conseguenze psicologiche provocate dalla guerra e vissute da un solda

Omaggio a Jacques Le Goff: la storia del Medioevo

di Nico Carlucci Oggi è morto un gigante della storia del Medioevo, Jacques Le Goff a cui noi dell'Antropologia diciamo grazie. E', la sua, la "Nuova Storia" che ha cambiato per sempre il modo di guadare l'età di mezzo, il Medioevo, appunto, non più polveroso e "lontano". Tramite essa abbiamo scoperto le "lunghe durate", la storia del quotidiano e abbiamo messo da parte, finalmente, i grandi personaggi, i Re, i Papa, gli Imperatori, in altri termini, la storia politica ed  "evenemenziale" per soffermarci su "immaginari collettivi", sulla cultura nell'accezione propria dell' Antropologia, la cultura, sì, di un Medioevo risplendente. Al riguardo Le Goff ha scritto libri mirabili sulla fede e sul denaro, sul sogno "medioevale" esplorando l'anima dell'umanità pellegrina: santi e donne, banchieri e cavalieri.  Aveva scritto saggi sul re Luigi IX e su San Francesco, ma anche il famoso libro

La pietra miliare dell'Antropologia: Franz Boas

di  Nico Carlucci Franz Boas nasce a Minden, in Germania nel 1858 da una famiglia ebrea. Ebbe una cultura che si nutriva della fisica, della matematica e anche della geografia che lo condusse indirettamente all'antropologia. Ancora giovanissimo partì per una spedizione presso gli eschimesi della Terra di Baffin con l'obiettivo di studiare gli effetti dell'ambiente fisico sulla società locale. Nel 1887 Franz va a vivere negli Stati Uniti. Qui fonda a New York, alla Columbia University, il dipartimento di Antropologia e diventa maestro di famosi antropologi come Alfred L. Kroeber, Robert Lowie, Edward Sapir, Jean Herskovits, Ruth Benedict, Margareth Mead. Sempre a New York curò l'American Museum of National History. Boas, però, non farà mai un lavoro di esposizione sistematica del suo modo di intendere l'antropologia. Beh, sicuramente prende le distanze da L.H.Morgan, antropologo evoluzionista che aveva esemplificato troppo parlando di sviluppo indipendente de

Nota bibliografica dell' Antropologia culturale

di Nico Carlucci A che punto è la storia dell'Antropologia? A dire il vero, mi chiedo ha ancora senso scriverla, avventurarsi a scriverla? Forse no visto la ramificazione, la dispersione di un "pensiero debole"! Nel 1871 vengono pubblicate due opere importi dell'Antropologia: Primitive Culture  di Edward. B. Tylor e Sistemi di consanguineità di Lewis H. Morgan. E' il periodo dell'Inghilterra vittoriana e la scienza sociale dell'uomo andava nascendo. E' in questo contesto che molti esperti passano dall’evoluzionismo darwiniano delle specie a quello delle culture. Poi dalla Germania arriva in America Franz Boas e "inventa" l'Antropologia culturale. Nell'opera  “I limiti del metodo comparativo in Antropologia” lo studioso tedesco cerca di riportare la culturologia " sul campo". Egli è contro qualsiasi generalizzazione. Quanto viene studiato -scrive- deve essere fatto direttamente e non mettendosi "in poltr

La Globalizzazione: il nuovo mito di fondazione dell'Occidente

di Nico Carlucci Una forza "oscura" (si fa per dire) detta le regole al Mondo, i propri principi, i propri valori che sono quelli giusti anche nella distruzione paradossale dell'Occidente. Tutti ci cascano e si globalizzano. I libri vengono scritti con paragrafi nuovi relativi proprio al salvifico "Globale"! I manuali di storia, per esempio, si "aggiornano" e dicono che lo scambio economico tra i popoli è "vecchio" come è vecchia la Storia. Che fai? Ah, non lo sapevi? Siamo in una nuova era, siamo nell'era della Globalizzazione. I calendari al più presto devono cancellare tutto quello che è locale, le festività legate ai cicli naturali o alle liturgie delle Nazioni! Nazioni? Ma che brutta parola ho pronunciato! Ma quali Nazioni? Siamo nella Globalizzazione, non l'avevate capito? Parlavo di distruzione, era della distruzione che getta noi, gli uomini e le donne nell'Apocalisse mediatica che vede come dominatori i politici, i g

Un'antropologa e il suo sogno ad occhi aperti: Difendere l'Italia

a cura di Nico Carlucci di:  Fabrizio Fiorini – www.rinascita.eu – “Né con speranza, né con timore”. Questa l’amara constatazione, che si tramuta in grido di sfida, che emana dalle pagine di “Difendere l’Italia”, recente saggio della “martellatrice” dell’Europa delle banche e dell’omologazione, dell’Europa suicida. Un saggio da cui il “sogno” di arrestare un decadenza oramai evidentemente inarrestabile richiama, più che una concreta e vicina prospettiva di fattibilità politica, il suono delle parole che già decenni or sono affermò Jean Thiriart, evocando il senso del dovere attivo: “un uomo difenderà la sua donna contro due teppisti senza preoccuparsi della sua inferiorità numerica, egli lo farà perche ‘questo deve fare’. Ugualmente, in pieno inverno, un uomo si getterà nell’acqua fredda per salvare un giovane senza attendere l’arrivo dei pompieri o di un’ambulanza perché ‘questo si deve fare’ ”. Un disincantato grido di dolore per la nostra nazione e per la nostra più grande pa