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Visualizzazione dei post da agosto, 2008

Dove va l'Europa...

di Nico Carlucci Beh, sia la destra che la sinistra hanno ratificato il "Trattato di Lisbona". L'idea di fare un referendum per la sua approvazione non è passata minimamente nella mente di chi detiene il Potere che tace di fronte agli Italiani. Possiamo dire lo stesso riguardo alla blanda opposizione del centro-sinistra con tutte le sue "ombre". Chi salverà l'Italia? Prima si parlava di "Costituzione europea" che i francesi e gli olandesi non hanno voluto. Per vincere l'ostacolo la "Costituzione europea" è diventata "Il Trattato di Lisbona" che è stato bocciato, comunque, dagli Irlandesi chiamati giustamente a votarlo. Di Pietro e la sua battaglia "titanica", il suo referendum contro la lodo-Alfano vengono oscurati da quella che testardemente dice di essere la sinistra (vedi Veltroni)."Sì" al "Trattato di Lisbona" , "No" a Di Pietro fanno parte, forse, della stessa logica culturale che

Il piccolo mondo "antico" e i suoi autogol.

Il giornalista Francesco Merlo, forse, ha ragione con il suo articolo su "Repubblica" del 23 agosto 2008. L'Arcigay, Grillini stanno strumentalizzando la morte di Domenico Riso, lo steward italiano, vittima, in questi giorni, dell’incidente aereo di una compagnia low cost spagnola. Dicono che i media non parlano della sua "gayezza", del fatto che stesse viaggiando con il suo "compagno" quando l'angelo della morte lo ha incontrato.Tutto questo è assurdo. Domenico è un uomo che muore solo come tutti gli uomini.Alcuni poteri di sinistra cercano di etichettare, nella tragedia, il suo decesso: usano addiritttura una lingua che ha creato la stessa emarginazione degli omosessuali. Caro Arcigay, non usate più parole di "sinistra", di quella sinistra che quando era al governo è stata "incapace" di parlare di PACS e di coppie di fatto. Una sinistra che continua ad usare categorie lontane dal modello culturale del "digit" per to

Fuori e dentro la Follia. Oltre la psichiatria

di Nico Carlucci Opere scritte anni fa attraverso la propria vita, come succede a molti artisti e scienziati, ritornano a verificare quello che ancora oggi viviamo. Alcune domande vengono a riproporsi prepotentemente in un modello culturale che credevamo di aver esaurito, ma che, viceversa, "disegna" ancora i dubbi, gli interrogativi e il non risolto che lo avevano impregnato vivificandolo ancora. Franco Basaglia, conosciuto per aver messo in subbuglio la scienza psichiatrica, aveva scritto e agito, negli anni 70, tra mille contraddizioni che seppur non eliminabili, come lui stesso aveva affermato, sono state, in ultima analisi, la forza del suo pensiero. Allora diventa ancora importante ripercorre, per capire meglio, la formazione di Basaglia e anche la sua teorizzazione (o forse, è meglio dire antiteorizzazione?). Si parte dalla fenomenologia e si arriva all’esistenzialismo , all’incontro con Sartre e l’opera di Foucault. In altri termini, si giunge a tutto ciò che in-

Un'altra pietra nel Muro: antropologia e fenomenologia

di Nico Carlucci Eccomi fare, alcuni anni fa, l’antropologo “sul campo” in America, vivere e toccare con mano la potenza come è stata studiata dai fenomenologi delle religioni a proposito delle culture “altre”(Gerardus van der Leeuw, Fenomenologia della religione, Bollati Boringhieri 2002, tit. or. Phanomenologie der Religion , Tubingen, 1956). Si, l’America, dove credo che la potenza venga vissuta col giurameto, con la bandiera a stelle e strisce, col dollaro che recita “In God We Trust”. Quell' anno, a metà novembre, Bryant Park, in Mid Manhattan , dopo il "Fashion Show", ospitò “The Wall that Heals” (Il Muro che Guarisce) come recitava il manifesto e il programma dell’evento. Questo è la replica esatta , in scala ridotta, del Vietnam Memorial di Washington, DC. Su di esso, conforme all’originale, sono riprodotti 58202 nomi di uomini e donne morti durante la guerra del Vietnam. Quello di Bryant Park è un muro di alluminio nero che ha la caratteristica di essere “iti

E tieni asciutta la tua polvere da sparo: Antropologia culturale in America

di Nico Carlucci Credo che bisogna tornare a leggere alcuni dei classici del pensiero antropologico visto che vengono tuttora dimenticati nei posti deputati al sapere. In Italia, poi, per via della forte influenza del marxismo sono stati rimossi quegli autori fondanti dell’ Antropologia perché appartenenti all’America “cattiva e capitalista”. Non è un caso, infatti, se viene pubblicato, in italiano, solo adesso, nel 2008, un libro di Margareth Mead: America allo specchio: lo sguardo di un’antropologa, uscito per la prima volta negli States nel 1944 (titolo originale: And Keep your powder dry; an anthropologist looks at America). Il Muro di Berlino non sembra essere caduto nel nostro Paese riguardo i Grandi delle scienze sociali, relegati al silenzio per mezzo di un atteggiamento che appare come una vera e propria “malafede” . Da noi le scienze sociali non vengono, del resto, valorizzate dal Potere che continua a chiamarle “sapere umanistico”come succede per la Storia data l' inc