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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

La Grande isteria dà spettacolo: ruoli e finzioni femminili (parte II)

di Nico Carlucci Oggi la medicina non parla più di isteria che evidentemente ha assunto nomi  diversi con la trasformazione del modello culturale in cui era nata come "malattia mentale". Sembra scomparso perfino il "lettino" che curava la malata isterica, il lettino, sì, proprio quello caro a Freud e tanto di moda nello scorso secolo. Beh, qui si tratta di rifare la storia che ha tenuto poco conto delle donne, dei significati che tuttora vivono anche al livello dell'inconsapevole. Parlare di isteria significava parlare del cosiddetto "sesso debole", della femmina dell'Uomo intorno alla quale gli studi dei medici si arricchivano mediante un approfondimento ricco di immaginazione se non di "perversioni scientifiche". Ma andiamo indietro. Anna O Nel  1880, a Vienna, c'è Anna, una ventenne, bella e intelligente che all’improvviso, in concomitanza di una grave malattia del padre, sviluppa dei disturbi apparentemente slegati tra