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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Lettera all'Antropologia

di Nico Carlucci Ancora oggi è difficile rispondere alla domanda riguardo a quello che si fa quando “facciamo filosofia”. E' un vento che arriva all'improvviso e scuote nell'ascolto apparentemente “passivo”. Sicuramente nel “maneggio” delle idee pulsano le scelte, i “valori”, i concetti nella loro luce aurorale, in una “via lattea” che non indica, comunque, alcuna strada da seguire. Sì, senza un suo luogo preciso, la Filosofia domanda e lascia in un'indeterminatezza liberante chi vi si accosta. In questo blog mi occupo di Antropologia, dei modelli culturali, dei significati simbolici e concreti che i gruppi umani vivono, ma credo che non si possa fare “scienza” (sociale) senza “l'accensione filosofica” per nulla superata come i sistemi di potere vogliono farci credere. Perché gli Italiani dovrebbero tornare all'Università come succede nei paesi anglosassoni? Forse, per cercare ancora in un rimescolamento degli spazi, delle fasce d'età, dei ruoli,

Quando una cultura muore...

di Nico Carlucci L'Antropologia è quell'avventura che decodifica i modelli culturali all'interno dei quali i gruppi umani vivono e dai quali vengono plasmati. Le culture  sono delle galassie scintillanti dietro alla quali pulsano altre galassie in un firmamento di stelle. Esse confinano tra loro in un vicino e lontano aurorale, si scontrano e si in-contrano; in altri termini, sono in cammino verso un avvenire-futuro. Ma la galassia con le sue costellazioni può esplodere. La cultura è in un "Bildung" (Goethe) che a volte va  oltre l'arcobaleno, un divenire dinamico che non si compie mai come "forma". Allo stesso tempo questa sua volontà di vita può ferire e sopraffare modelli più deboli per mezzo di un silenzioso processo di incorporamento o scorporamento che porta al tramonto di un popolo. Potremmo dire che la cultura è un'unità organica che cresce o degenera che può essere sana o malata nella storia "evolutiva". Storia della disco