di Nico Carlucci
Cesare Lombroso è passato alla Storia come colui che si occupava di classificare i criminali. Nel fare questo si è servito dell'Antropologia criminale, della misurazione dei crani e non solo: "In genere, i ladri hanno notevole mobilità della faccia e delle mani, l'occhio piccolo, errabondo, mobilissimo, obliquo di spesso, folto e ravvicinato il sopracciglio, il naso torto o camuso (...). Il detenuto calabrese -diceva- era tale per via del fatto che aveva nel cranio una "fossa occipitale mediano....."
Ma Lombroso (suo vero nome Marco Ezechiele Lombroso) non è stato solo questo.
Oggi "Il Corriere della Sera" fa uscire un libro nel quale vengono raccolti gli articoli pubblicati dall'antropologo per il suddetto quotidiano e il cui contenuto è quasi sconosciuto: Cesare Lombroso. Scritti per il "Corriere". 1884-1908 (pp. 599) a cura di Damiano Palano.
Avendo preso parte alla presentazione del libro, ho visto che tanti tra il pubblico avevano ancora una posizione avversa al criminologo. Tra i presenti c'è chi ha parlato di revisionismo. In realtà, molti non sanno che lo scienziato è stato anche indagatore delle curiosità umane durante il Positivismo.
Perché Lombroso, un italiano, ha avuto una grande risonanza quando i nostri scienziati avevano poco spazio proprio tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento?
Dagli interventi che lo studioso fa sul "Corriere" vediamo come prende a martellate il mondo dell'Accademia: "Quanto più (l'individuo) è scarso di ingegno e di cultura, tanto più egli si arrabatta colle arti dell'intrigo." Sicuramente in queste lettere viene confermata il Lombroso che crede nella misurazione del fenomeno. Ma Lombroso crede anche nella missione redentrice della scienza: dalla vaccinazione contro il colera all'esaurimento dei geni che diedero il loro meglio da giovani. Inoltre, egli denuncia la cella di isolamento come "il più atroce e insieme il più inutile dei supplizi (...) perché l'uomo, essendo un animale socievole, ha più bisogno della vita sociale che del pane...". E aggiunge che i grandi miliardari americani non sono mai dei geni.
Lombroso vive nel periodo dello "Spiritualism". Questo è un movimento che crede a tavoli che si alzano, alle sedute spiritiche. Ad esso aderirono uomini illustri come A. Boyle autore dello Sherlowck Holmes. E' in questo contesto che Lombroso non si occupava, quindi, solo di classificare i criminali, ma studiava anche la magia.
A Torino c'è il museo dedicato a Lombroso
Esempi di fisognomica di criminale secondo Lombroso
Cesare Lombroso è passato alla Storia come colui che si occupava di classificare i criminali. Nel fare questo si è servito dell'Antropologia criminale, della misurazione dei crani e non solo: "In genere, i ladri hanno notevole mobilità della faccia e delle mani, l'occhio piccolo, errabondo, mobilissimo, obliquo di spesso, folto e ravvicinato il sopracciglio, il naso torto o camuso (...). Il detenuto calabrese -diceva- era tale per via del fatto che aveva nel cranio una "fossa occipitale mediano....."
Ma Lombroso (suo vero nome Marco Ezechiele Lombroso) non è stato solo questo.
Oggi "Il Corriere della Sera" fa uscire un libro nel quale vengono raccolti gli articoli pubblicati dall'antropologo per il suddetto quotidiano e il cui contenuto è quasi sconosciuto: Cesare Lombroso. Scritti per il "Corriere". 1884-1908 (pp. 599) a cura di Damiano Palano.
Avendo preso parte alla presentazione del libro, ho visto che tanti tra il pubblico avevano ancora una posizione avversa al criminologo. Tra i presenti c'è chi ha parlato di revisionismo. In realtà, molti non sanno che lo scienziato è stato anche indagatore delle curiosità umane durante il Positivismo.
Perché Lombroso, un italiano, ha avuto una grande risonanza quando i nostri scienziati avevano poco spazio proprio tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento?
Dagli interventi che lo studioso fa sul "Corriere" vediamo come prende a martellate il mondo dell'Accademia: "Quanto più (l'individuo) è scarso di ingegno e di cultura, tanto più egli si arrabatta colle arti dell'intrigo." Sicuramente in queste lettere viene confermata il Lombroso che crede nella misurazione del fenomeno. Ma Lombroso crede anche nella missione redentrice della scienza: dalla vaccinazione contro il colera all'esaurimento dei geni che diedero il loro meglio da giovani. Inoltre, egli denuncia la cella di isolamento come "il più atroce e insieme il più inutile dei supplizi (...) perché l'uomo, essendo un animale socievole, ha più bisogno della vita sociale che del pane...". E aggiunge che i grandi miliardari americani non sono mai dei geni.
Lombroso vive nel periodo dello "Spiritualism". Questo è un movimento che crede a tavoli che si alzano, alle sedute spiritiche. Ad esso aderirono uomini illustri come A. Boyle autore dello Sherlowck Holmes. E' in questo contesto che Lombroso non si occupava, quindi, solo di classificare i criminali, ma studiava anche la magia.
A Torino c'è il museo dedicato a Lombroso
Esempi di fisognomica di criminale secondo Lombroso
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