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Sigur Ros: "Il suono di Dio che piange lacrime d'oro in Paradiso"

di Nico Carlucci

All'inizio del mese è uscito l'ultimo lavoro dei Sigur Ros: Hvarf/Heim. E' questo un doppio cd che contiene, nella prima parte, cinque nuovi pezzi elettrici, nella seconda parte, la rivisitazione acustica di sei brani bellissimi.
Con questo lavoro il gruppo islandese riconferma il proprio suono, il proprio mondo onirico costellato da luci fioche, foschie impalpabili e da una "orgia" , calda e algida, di strumenti che parlano al cuore.
In Hvarf/Heim troviamo ancora il "tempo dell'Islanda" : la sospensione tra leggiadre danze boreali di xilofono e "impennate" chitarristiche che sanno di dolcezza e di "fino alla fine del mondo".
Del resto, è quello che vediamo anche nei suggestivi video dei Sigur Ros: vecchi elfi che ballano affrontandosi con spade spuntate, biondi bambini che saltano da una rupe nell'Oceano trasformando il loro "volo" in una danza di morte, come avviene nello "scioglimento" del film Il settimo sigillo di Ingmar Bergman.
Per concludere, il lavoro del gruppo islandese è ai confini dell'anima "celeste", del sogno che si fa poesia nel suono tramite il canto, femmineo e dolente, di Jon Thor Birgison (voce e chitarra). Nel fare ciò la band scandinava usa una lingua "inventata" : l'hopelandish, evocativo e "segreto".


Sigur Ros



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