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La Grande isteria dà spettacolo: ruoli e finzioni femminili (parte II)

di Nico Carlucci Oggi la medicina non parla più di isteria che evidentemente ha assunto nomi  diversi con la trasformazione del modello culturale in cui era nata come "malattia mentale". Sembra scomparso perfino il "lettino" che curava la malata isterica, il lettino, sì, proprio quello caro a Freud e tanto di moda nello scorso secolo. Beh, qui si tratta di rifare la storia che ha tenuto poco conto delle donne, dei significati che tuttora vivono anche al livello dell'inconsapevole. Parlare di isteria significava parlare del cosiddetto "sesso debole", della femmina dell'Uomo intorno alla quale gli studi dei medici si arricchivano mediante un approfondimento ricco di immaginazione se non di "perversioni scientifiche". Ma andiamo indietro. Anna O Nel  1880, a Vienna, c'è Anna, una ventenne, bella e intelligente che all’improvviso, in concomitanza di una grave malattia del padre, sviluppa dei disturbi apparentemente ...

Una "storia della medicina" non raccontata: il mal "sottile" e la sua rapresentazione romantica (parte prima)

di Nico Carlucci La malattia, organica e mentale, spesso è in rapporto al modello culturale in cui nasce, ma di questo i medici non se ne occupano; anzi, questi ignorano che ci sia una corrispondenza tra stato di salute e cultura. Si assiste ad una medicalizzazione ad oltranza dimenticando l'interazione tra ambiente interno ed ambiente esterno proprio dell'uomo. La nostra specie è nelle generazioni e nelle variazioni della storia in un flusso continuo e dinamico. E' uno studio, qui, del passato e del presente che arriva perfino a dire di "malattie alla moda", presenti nell'apparire della vita e che attraversano anche il sogno e la poesia. Incomincerò, quindi, con la tubercolosi che oggi è tornata, purtroppo, anche in Occidente, per continuare con l'isteria, l'anoressia e per ultimo la dislessia. Sarà un percorso che non si esaurisce con un solo articolo visto la complessità del problema. Nell’Ottocento, sotto il nome di ‘mal sottile’ o ‘mal d...

Una geopolitica da re-inventare: nuovi e vecchi confini

di Nico Carlucci Nell'era del Web, la geografia tradizionale va ripensata. Non hanno più realtà, infatti, quei confini e quelle latitudini e longitudini su cui ci si è soffermati per "toccare" la Terra, per parlare dei nostri orizzonti di mondo. E questo è vero sia sul piano del simbolico che sul piano del concreto. Dobbiamo sicuramente ritornare e ri-disegnare, sì, il nostro "mappamondo", le cartine storiche e tematiche degli atlanti, ma questa volta con occhi veramente "nuovi". I limiti vengono ripensati e le linee ri-tracciate, ma i giornalisti, i politici continuano sulla vecchia strada come se il flusso del tempo e della storia non esistessero. Perché? Parlo di quegli uomini e di quelle donne che pure sono abituati a studiare, ma su cui continuano ad agire vecchi "pre-giudizi" e visioni politiche di pezzi di mondi "formattati" proprio dai poteri forti.  Beh, significativa, per esempio, è stata l'espressione del nuov...

Sigur Ros: musica dall'Islanda

di  Nico Carlucci I Sigur Ros sono una band proveniente dalla nordica Islanda che non possono non proporre che "musica fredda". Jónsi, il solita del gruppo, con i suoi  compagni, sembra apparire "freddo", appunto, distaccato dal pubblico di Assago (MI) proprio lo scorso 18 febbraio. Egli era insieme agli altri membri della band, nascosto da un velo semi-opaco che avvolgeva il palco nella sua interezza. Il concerto, in realtà, è stato quanto di più suggestivo ed emozionante ci si possa aspettare oggi da un gruppo pop, post rock contemporaneo. I Sigur Ros vengono esaltati da meravigliose scenografie e stupefacenti giochi di ombre e luci che continuano anche dopo la caduta del velo verso metà concerto. Lo spettacolo è durata per due intensissime ore senza, quasi, soluzione di continuità, come un’unica lunga suite, ora onirica e psichedelica, ora inquietante, ora selvaggiamente rumorista. A dominare e rendere speciale og...

Un papa rosso: vento da Nord-est

di Nico Carlucci Molti sono i giornali e i politici che hanno esaltato in questi ultimi anni il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano la cui voglia di potere sembra sia sempre più grande. C'è chi dice che oramai la sua sfrenata voglia di dominio sia non arrestabile abbandonando, così, le vesti di garante della Costituzione. In un passato recente, Napolitano ha messo da parte il governo in carica chiamando Mario Monti. Quest'ultimo, sconosciuto in Italia, era ben noto in Europa in quanto è stato costretto a dimettersi con la Commissione europea guidata da Santer "per nepotismi, abusi e buchi di bilancio”, come recita la Gazzetta ufficiale europea. Il venerando Napolitano torna alla carica oggi dicendo che il governo Monti continua a governare gli Italiani per occuparsi delle "pratiche correnti". Le pratiche correnti? La decisione di rimandare in India i due Marò, “con il consenso di tutti i ministri” precisa con orgoglio Mario Mont...

Vola, Benedetto, vola: le dimissioni di un Papa

di Nico Carlucci Benedetto XVI va via, torna ad essere pellegrino sulla terra, a vivere nascosto al mondo dopo aver preso il volo grazie all'elicottero bianco che lo libra nei cieli di Roma. Sì, nell'azzurro dei cieli dell'Urbs, della città piena di trascendenza. Tutta la cerimonia degli addii del Papa è stata, così, carica di significati, concreti e simbolici,  e lui, Benedetto, è stato, appunto, l'uomo mistico, il teologo di professione e di fede. Un papa tedesco che nella sua "personalità di base" (A. Kardiner) aveva già la possibilità di una "dimissione". Quanto diverso era Woytila la cui "polonità" non poteva che portarlo al dolore fisico estremo trasmesso dai media in "presa diretta" anche quando, oramai, la vita volgeva al tramonto. Ratzinger esce di scena all'indomani delle elezioni politiche in Italia i cui risultati, forse, annunciano una trasformazione totale dell'Europa, se non dell'Occidente. Molti c...

Le onde della Musica:gli U2

Belli gli U2, grande successi gli U2, grande musica gli U2.   Musica classica la loro, ispiratori di poeti;  si un gospel antico e nuovo. In questo blog ho recensito qualche anno fa anche il loro ultimo album: "No line on the horizon" (vedi) Qui le foto della musica, la suggestione della musica, il ritmo della "preghiera" di una musica. L'Irlanda, il verde, the Kevin  Kitchen, i dolmen di una terra. E si il rock che partiva dal punk dei primi anni, le birre dei pub di Dublino. Magnificent