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Il rito di passaggio dell' esame di Maturità: realtà e finzione

di Nico Carlucci Gli studenti italiani dell’ultimo anno della scuola superiore vengono chiamati, in questi giorni, ad una prova “finale”: l’esame di Stato. Esso è, in qualche modo, la celebrazione di un rito collettivo. Pur presentando qualche variante rispetto a quelli che lo hanno preceduto, esso rimane uguale nella “rappresentazione”, ma anche nelle aspettative e nelle attese sia degli allievi che dei docenti. E’ un gioco delle parti nel quale ognuno ha il suo ruolo precostituito. E allora tuffiamoci nei suoi spazi e nei suoi tempi sicuri che trattasi, appunto, di un rito di passaggio (A. van Gennep) che segnerà, per molti ragazzi, l’entrata nel mondo del lavoro o dell’Università. L’occasione della maturità, in ultima analisi, può diventare importante per interrogarsi e farsi interrogare dalle domande del passato che improvvisamente diventano presente. E’ l’occasione che offrono, per esempio, le scienze dell’umano, l’italiano e la storia, la filosofia e le lingue antiche. Ma...

Un blog "Indie": Antropologia

di Nico Carlucci Si, l’Antropologia deve esistere, non può morire. E io mi impegnerò in questo! Forse, lo so, parto già sconfitto. Ma non importa. Ho creato il blog che tu leggi perché gli spazi che le istituzioni danno alla cultura sono nulli. Leggiamo sui giornali che il governo italiano è tra quelli che investono meno soldi per la ricerca. E ciò è grave. Si fatica, inoltre, a trovare una collocazione di tipo accademico e scientifico all’ Università per via delle baronie. Cattedre lontane dal provincialismo di una casta conservatrice, non vengono rimpiazzate una volta che sono andati via i loro creatori (Massimilano Parente: La casta dei radicalchic: il libro che farà tremare i salotti italiani , Roma, Newton Compton Editori, 2010). I poteri non amano le scienze, ne sono lontani. Per scienze intendo, ovviamente, sia quelle “soft” che quelle “dure”. Riguardo agli spazi riservati al libero pensiero, all’ Antropologia, questi sembrano chiudersi perché si vive in un modello a cui manca ...

Michel Foucault: come ricostruire la storia, le storie...!

di Nico Carlucci “E’ uno strano coraggio che mi dai, astro antico Brilli solo nell’aurora A cui nulla concedi” William Carlos Williams Voglio rimettere al centro del dibattito contemporaneo il pensiero di Michel Foucault. Mi chiedo se ciò ha senso farlo tramite internet. Quest’ultimo, è attraversato da un codice di scrittura preciso e forse lontano dalla “letteratura”. Per molti versi, quanto il filosofo francese teorizza è vicino all’Antropologia. In questo breve intervento, allora, cerchiamo di capirlo. Il tempo dell’ erranza Intanto quello che è chiaro è che Foucault non fu né uno strutturalista, né uno storicista (Paul Vayne: Foucault: Il pensiero e l’Uomo , Milano, Garzanti, 2010). Come amava definirsi, lo studioso era un pensatore “scettico”, lontano da tutte le trascendenze fondatrici. In altri termini, era un intellettuale “nuovo”, un “filosofo dell’intelletto” spesso attaccato e criticato proprio da quel potere che egli, viceversa, andava svelando nei suoi studi. Antropologia ...

Un popolo eletto e circonciso: Dio guarda l' America

di Nico Carlucci Gli Europei non sanno che un alto numero di Americani è circonciso. Tempo fa ho cercato di spiegare questa pratica a degli antropologi i quali accecati dagli “universalismi della storia” hanno finito con il non capire quanto stavo dicendo. In essi era scontato che chi veniva battezzato non poteva essere circonciso. In realtà, il popolo degli USA conosce, fa esperienza di tutti e due i riti. Ciò rende gli Americani ancora una volta “eccezionali” visto che i due costumi, in passato e nelle diverse culture, si sono perfino combattuti. Qui cercherò di spiegare i motivi sacrali che accompagnano questa pratica. Non credo alle spiegazioni pseudo-scientifiche che si danno per giustificare la circoncisione negli USA: ragioni di pulizia del Pene, di allontanamento dalle malattie e dai disordini. Ciò deve aprirci ancora di più gli occhi data l’ovvietà della cultura e la rimozione implicita del Sacro. Quest' ultimo va decodificato per non lasciarcene agire nella coercizione ...

Antenate di Venere a Milano

di Nico Carlucci Giorni di Natale, giorni di inverno a Milano. Dal paleolitico arrivano proprio loro, le antenati di Venere grazie all’Associazione Capodanno celtico che ha organizzato, al Castello Sforzesco, una mostra dedicata a queste figure femminili di un’era arcaica: la Preistoria. Qui troviamo reperti straordinari e inediti come la Venere paleolitica di Dolnì Vestonice del 27500 a. C. ca. E’ una delle prime terracotte dell’Umanità. Il reperto emoziona perché siamo ai primordi dell’arte figurativa europea. In esso possiamo cogliere i tratti del pensiero e del Mito, che con le prime società agricole, stanziali rivoluzionarono la condizione della specie Homo sapiens ponendo le fondamenta della nostra civiltà. La mostra è stata aperta il 5 dicembre del 2009 e chiuderà il 28 febbraio del 2010. Nella Sala Sforzesca sono presenti anche altri reperti: dalle statuette di animali dei cacciatori di mammut all’impressionante e raffinato vasellame dipinto fino alla monumentale figura femmini...

I Tristi Tropici di Levi-Strauss

di Nico Carlucci Nel mese di ottobre del 2009 è andato via un grande dell’ antropologia: Claude Levi-Strauss. Lo studioso del “pensiero selvaggio” è vissuto dedicando la sua opera a popolazioni, le tribù indigene del Brasile, che solo apparentemente, secondo molti, sono “diverse” da noi. Certo, il suo approccio verso gli “altri” è frutto di un lavoro impassibile dove, spesso, manca l’uomo. In questo, forse, il suo limite. Ma, ovviamente, le sue osservazioni, le sue classificazioni, le sue analisi dei sistemi culturali sono irrinunciabili per chi voglia accostarsi a questa “strana” scienza che è l’Antropologia. Come non ricordare, allora, un monumento quale la serie Mitologica in cui il suo “sguardo da lontano” evidenzia le strutture portanti delle culture, il sistema dei miti e le figure simboliche di tanti racconti che l’antropologo analizza e “scrive”. Il freddo “strutturalismo” di Levi-Strauss, a tratti meccanico, non ha permesso, comunque, la nascita di una sua scuola di pensiero. ...

Oltre lo specchio: Parnassus tra magia e illusioni

di Nico Carlucci In questi giorni esce nelle sale italiane il film "Parnassus: l'uomo che voleva ingannare il diavolo" di Terry Gilliam. E' uno spettacolo del Paese delle Meraviglie, di fabbriche dei desideri e balocchi visivi. Parla di un uomo, Parnassus che si gioca l'immortalità con gli inferi e che vince rinunciandoci subito dopo per amore. Ora vaga alla ricerca di uomini e donne da sedurre, con il suo carrozzone fatato e ricco di incantesimi. Strepitosa è l'interpretazione di Tom Waits che fa proprio di diavolo. Nel film c'è un cast straordinario di nani, ballerine e angeli innamorati, di magia e malinconia. E che dire di Heath Ledger che entra in scena impiccato sotto un ponte di Londra? Qui la vita e la morte dell'attore coincidono. Ricordiamo la sua scomparsa lo scorso gennaio del 2008, a soli 28 anni, per overdose di farmaci. "Parnassus" è l'ultimo film di Ledger che non ha terminato l'opera (o l'ha terminata?) per via d...